[da completare]
A “F&R” siamo convinti che le istituzioni attuali, almeno in tutto l’Occidente, non possano funzionare per vizi di fondo formali.
Perché in politica la forma (la struttura) ha sempre la prevalenza sul singolo, capace e benintenzionato.
Si dice spesso che oggi mancano gli statisti ma in realtà se anche oggi avessimo di nuovo un Kohl o un De Gasperi, per fare l’esempio europeo, si scontrerebbero con forme che, ad esempio, prevedono ogni decisione sostanziale all’unanimità e quindi alla paralisi che è il diretto risultato delle volontà dei singoli Stati, tuttora refrattari alla cessione di sovranità vera.
In definitiva se una istituzione ha bisogno di uomini capaci e/o moralmente ineccepibili per funzionare non è una istituzione funzionante.
Oggi per entrare in qualsiasi istituzione importante non sono richiesti parametri minimi e non esistono leggi di riferimento certe valide per tutti come capita per qualsiasi impiego statale, anche modesto e di servizio.
Basta il puro consenso elettorale con tutto ciò che ne consegue.
Proprio le vicende della legge elettorale, costantemente piegata agli interessi della parte del momento, sono un buon esempio dell’assenza di regole certe nel gioco politico e quindi del conseguente abuso partitico.
Ma ci sono esempi di, patologia istituzionale ovunque.
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