Sull’incontro di stasera, lunedi 1 marzo 2021.

1 marzo 2021- 23:23:32

Col sito è stato fatto un lavoro immenso, ancor più se è impegno di uno solo: grazie e complimenti!
Ma la struttura va animata e qui, inesperto e vecchio, vedo un problema: collegare sito, FB, Twitter.
Dovremmo valorizzare il sito, almeno finché non avremo forze sufficienti per seguire tutto, ed allora FB ed ancor più Twitter dovrebbero ospitare di preferenza messaggi brevi (Facebook) o telegrafici (Twitter) con lo scopo di indirizzare al sito e qui ospitare il dibattito più ampio e profondo.
Problema nel problema, insistiamo senza stancarci con informazione circolare per invitare tutti a pubblicare su F&R.
Per quanto sopra riprendo l’invito di Fabio: dedicare incontri – e tempo – per aiutarci ad usare al meglio gli strumenti informatici a nostra disposizione.

Passando ad argomenti sostanziali confermo desiderio ed interesse a partecipare, pur con opinioni molto diverse.
Credo che guardiamo il presente quale continuazione, evoluzione del passato, forse è la scelta giusta ma preferisco guardare al futuro.
Cito a memoria, stasera Pino ha parlato di crisi profonda delle istituzioni, Massimo ha ricordato la globalità della crisi che interessa anche Uk ed Us, Matteo ha evocato una critica alla democrazia se la si confronta con sistemi dirigisti quali Cina e Russia. Per loro, credo per noi tutti e comunque per me, la crisi della democrazia è globale e profonda. Non so quanto durerà, ma è un problema epocale, da affrontare con una visione di lungo periodo e con l’umiltà di non scoraggiarsi per insuccessi comunque momentanei.
Credo non sia un problema di forme (regole, strutture). Certamente è anche un problema di forme, ma aumenta numero ed importanza di giuristi, e non solo, critici verso un sistema ipertrofico per numero e complessità.
Summum ius summa iniuria (il massimo del diritto è il massimo dell’ingiustizia), ammonivano i nostri padri dell’antica Roma. Oltre un millenio dopo, ai primi del 200, padre Dante ricordava e domandava … le leggi son ma chi pon mano ad esse?
Abbiamo bisogno di leggi che provino a rimediare storture macroscopiche, nessun dubbio su questo ma non c’è legge non c’è sistema giuridico se mancano controlli efficaci e sanzioni reali per l’inosservanza. Senza “educazione” ci sono grida, non leggi, a donne ed uomini di scuola non devo ricordare il valore del sistema formativo.
Ma l’aspetto più importante è altrove: diventa sempre più evidente la perdita di rilevanza delle regole tradizionali rispetto alle imposizioni di finanza e digitale; se per la prima si possono coltivare speranze di pur difficili rimedi, il digitale è destinato ad aprire una nuova era per il genere umano, già oggi quello digitale è il più efficiente sistema regolatorio esteso su tutto il pianeta … ed oltre, senza digitale non esisterebbe l’esplorazione spaziale.
Convinzioni che non mi impediscono di contribuire e partecipare sicuro che imparerò molto.

 


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