Progetto Rete

Cari amici
Il giorno 31 marzo si rivedranno le 6 associazioni che hanno iniziato il percorso comune di discussione e coinvolgimento.
Abbiamo invitato altri soggetti e quindi saremo sicuramente un numero maggiore, credo che ognuno dei gruppi fondatori possa svolgere un  lavoro di informazione per accogliere altre persone e gruppi interessati al nostro progetto.
Il documento comune di partenza, sebbene molto breve, contiene idee e progetti che non esiterei a definire ambiziosi e credo che contenga anche un metodo di relazione tra gruppi e persone, capace di evitare i meccanismi prevaricatori che di solito si manifestano nei rapporti umani.
Cerchiamo semplicemente di individuare, nel rispetto di ogni gruppo, le comuni finalità. Abbiamo individuato nel concetto di “politicità sociale” il campo inesplorato che il percorso moderno ha ignorato negli ultimi quattro secoli, concentrando solo nello stato, ossia nel complesso delle istituzioni pubbliche, la politicità che invece si deve sviluppare in un ambito più vasto che comprende tutta la società.
I modi e le forme di tale prospettiva sono complessi. Non esiste infatti una coscienza diffusa della carenza di politicità sociale e non esistono proposte alternative che non siano quelle legate al comportamento delle persone.. La tendenza ad imputare alle persone ( e quindi all’etica) le ragioni della crisi dei sistemi politici è molto diffusa sebbene non possa sostenersi perché le forme istituzionali (che non sono persone)  presentano, nella loro struttura interna, patologie che si manifestano nella disfunzionalità diffusa. 
Nella prospettiva che difendiamo, occorre invece favorire  forme e dispositivi nuovi, cioè nuove istituzioni capaci di comprendere e interpretare le dinamiche sociali in modo più adeguato.
Molte persone e gruppi si oppongono allo status quo perché ne intuiscono i difetti, ma spesso non considerando lo sviluppo storico del percorso moderno e la sua complessità, reagiscono in modo ingenuo e contraddittorio attraverso forme di sovranismo e populismo che scorgono nell’Europa il capro espiatorio perfetto.
Il nostro percorso ,sebbene possa svolgere a favorire le azioni concrete dei vari gruppi, è un percorso di studio approfondimento e consapevolezza ma è anche una relazione tra gruppi e persone che vogliono discutere del futuro e dibattere sulla crisi contemporanea .
Nel nostro documento c’è l’ambizioso progetto di ridefinire i termini politica e democrazia. Lo possiamo fare  tenendo conto della situazione mondiale all’inizio degli anni venti del XXI secolo che sono quelli che stiamo vivendo. 
La nozione di “politicità sociale” ,che è nuova nel lessico politologico, ci può aiutare nella ridefinizione dei concetti in particolare di quello di “democrazia” che sembra troppo caotico e abusato per avere un significato utile.
Un caro saluto a tutti i compagni di strada, Ci vediamo giorno 31

Pino Polistena


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