Eccoci alla prima puntata della nostra consueta analisi dei candidati alle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno 2024.
Cominciamo dall'aspetto più facile da vedere: le multicandidature, cioè i candidati che si sono presentati in più di una circoscrizione.
Molti non riescono a percepire il problema, così abituati a subire queste anomalie, da non prestarvi più attenzione. Anzi, molti sono felicissimi di poter votare il candidato leader di partito o accapparratore di preferenze, senza rendersi conto che il loro voto, in questo modo, vale meno degli altri. Si, perchè quel candidato, presente in due, tre, quattro o anche cinque circoscrizioni, ne dovrà per forza scegliere una sola in cui accettare l'elezione (nel caso di elezione, ovviamente), quindi
nelle altre circoscrizioni i suoi voti di preferenza andranno irrimediabilmente persi, buttati via. Rimane il voto alla lista, ma la preferenza è sprecata, non conta.
Non trascurabile poi il fatto che il multi-candidato, se risulterà eletto in più di una circoscrizione, avrà modo di accettare la nomina in una o nell'altra, determinando perciò chi subentrerà al suo posto in quella a cui rinuncia. In altri termini, il multicandidato eletto, può decidere chi entra e chi resta fuori. Potere che francamente pensiamo non debba spettare ai candidati vincenti, ma solo agli elettori votanti. Questa ci sembra questione di importanza costituzionale.
E' evidente perciò come questo meccanismo ci sembra caratterizzi un democrazia debole, malata, incompleta. Servirà, in fretta, una legge che impedisca le multi-candidature.
I candidati che fanno la cinquina, in questa tornata elettorale sono addirittura 11:
- Sabene Benedetta (Pace Terra Dignità)
- Vannacci Roberto (Lega Salvini Premier)
- Santoro Michele (Pace Terra Dignità)
- Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia)
- La Valle Raniero (Pace Terra Dignità)
- Bonetti Elena (Azione - Siamo Europei)
- De Luca Cateno (Libertà)
- Castelli Laura (Libertà)
- Bandecchi Stefano (Alternativa Popolare)
- Bompiani Ginevra Roberta (Pace Terra Dignità)
- Calenda Carlo (Azione - Siamo Europei)
Nelle scorse elezioni europee, i candidati con 5 candidature erano solo (si far per dire) quattro (nel 2019) e tre (nel 2014). E' evidente quindi come, elezione dopo elezione, le cose stiano peggiorando.
Con quattro candidature, in questa edizione abbiamo 5 candidati:
- Renzi Matteo (Stati Uniti d'Europa)
- Rizzi Enrico (Libertà)
- Tajani Antonio (Forza Italia - Noi Moderati - PPE)
- Lucano Domenico (Alleanza Verdi Sinistra)
- Amodeo Francesco (Libertà)
Nel 2019, c'era un solo candidato in 4 circoscrizioni (Silvio Berlusconi), mentre nel 2014 non ce n'era nessuno. Ancora, vediamo come questa pratica si stia diffondendo.
Con tre candidature, abbiamo (solo!) due candidati (ma nel 2019 e nel 2014 non c'era nessuno):
- Cucurnia Fiammetta (Pace Terra Dignità)
- De Caprio Sergio (Libertà)
Seguono poi una sfilza di candidati con 2 candidature, ben 19, divisi in 7 partiti:
- Smeriglio Massimiliano, Todaro Jessica, Ulgiati Sergio, Salis Ilaria, Marino Ignazio - Alleanza Verdi Sinistra
- Shihadeh Noor, Rossi Paolo, Gatti Mora Tiare, D'Orsi Angelo - Pace Terra Dignità
- Soldo Antonella, Pistoia Emanuela, Bonino Emma - Stati Uniti d'Europa
- Schlein Elly, Zan Alessandro - Partito Democratico
- Cunial Sara, Aiello Piera - Libertà
- Marinaccio Roberta, Alli Paolo - Alternativa Popolare
- Mussolini Alessandra - Forza Italia - Noi Moderati - PPE
Nell'ultima edizione (2019) erano 4, nel 2014 nessuno.
Va segnalata, per correttezza statistica, l'assenza del Movimento 5 Stelle da tutte queste liste: per la terza volta (2014, 2019, 2024), il Movimento 5 Stelle non presenta alcuna multicandidatura.
Altri partiti minori non hanno presentato multicandidature, ma sono presenti solo in una o due circoscrizioni, perciò non direttamente confrontabili con chi si è presentato in tutte.
Il nostro consiglio, come nelle tornate elettorali precedenti, è quello di evitare di dare la preferenza ai multi-candidati, aderendo alla campagna #lasciaacasachiraddoppia
Appuntamento a brevissimo per la seconda puntata: analizzeremo i doppi incarichi, cioè i candidati che già ricoprono un ruolo istituzionale. Stay tuned!
Fonte dei dati: Ministero dell'interno - aggiornamento del 22/05/2024