Foto tratta dal Corriere della sera del 15/11/2022

La nostra analisi, che potrebbe riguardare qualsiasi partito, prende spunto dall’articolo del Corsera del 15/11/22 (di cui sopra riportiamo titoli e foto), che ci offre un’ottima occasione per capire la situazione patologica della politica in Italia.

Riuscire a comunicare, a diffondere il concetto di "forma" non è semplice.
Dentro la nostra testa, ogni volta che vediamo qualcosa che non va, pretendiamo un cambiamento nei "comportamenti" (delle persone), ma la realtà sociale è fatta anche, e forse soprattutto, di "forme", che molti chiamano anche 'strutture', o 'dispositivi', o anche più semplicemente 'contenitori'.

Più volte abbiamo mostrato come i casi reali della politica, privi di una regolamentazione per legge, conducono a situazioni assurde, al limite del paradosso.
Ne abbiamo un caso concreto proprio in questi mesi, in cui la più totale assenza di ogni regola scritta, e direi anche di un po' di pudore, ci regala esempi di incarichi multipli sulle spalle di un'unica persona, con conseguente commistione di ruoli e confusione istituzionale.

Quante teste hanno i nostri rappresentanti in Parlamento? Quanti “cappelli” riescono ad indossare, nello svolgere la loro attivita’? Una sola testa non gli basta.

Da un po' manchiamo con le nostre pubblicazioni di denuncia dei comportamenti patologici da parte della politica attuale, ma non per questo abbiamo smesso di seguire con attenzione gli avvenimenti degli ultimi tempi, che continuano a fornirci spunti innumerevoli e sempre nuovi alla nostra ricerca di "doppi incarichi" e simili.

Volendo quindi riprendere pubblicamente il nostro lavoro di diffusione di queste pratiche anomale e pericolose, ripartiamo dalle ultime elezioni sarde, appena concluse.

Eccoci infine a dare le pagelle, come abbiamo fatto alla precedente tornata elettorale europea nel 2014, in base all'uso di pratiche patologiche come i doppi incarichi e le multicandidature.

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